Come già accade per i principali casinò stranieri, anche lo sport del calcio si presta ad essere esempio per tecnologie alternative: un videogame online che aiuta gli esperti di sicurezza informatica a prevenire ed a contrastare le cyber minacce. Trattasi, nello specifico, di una sorta di Fantacalcio in quanto il videogame online presenta degli aspetti competitivi oltre che collaborativi. E questo perché coloro che contro le cyber minacce forniranno la migliore soluzione vedranno crescere la loro reputazione.

A ideare la piattaforma online è stata la società 418 Intelligence Corp. che, in accordo con quanto è stato riportato da difesaesicurezza.com, ha già ottenuto per lo sviluppo dell’iniziativa un finanziamento da 350 mila dollari da parte del The United States Department of Homeland Security (DHS), ovverosia da parte del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti d’America.

In un primo momento l’accesso alla piattaforma online dovrebbe essere riservato solo agli esperti che vengono reclutati direttamente dalle agenzie governative, ma in futuro potrebbero essere ammessi pure esperti dal settore privato della cyber security.

Il funzionamento della piattaforma è abbastanza semplice in quanto ogni partecipante ha la possibilità di inserire in modo anonimo i dati relativi ad un pericolo informatico oppure ad un attacco cibernetico che è già in corso. Dopodiché tutti possono fornire una soluzione al problema con la migliore che, da parte di un team di specialisti, sarà poi diffusa al fine di bloccare rapidamente la minaccia.

La piattaforma online, a sua volta, sarà chiaramente protetta dagli attacchi informatici, mentre gli aderenti, oltre a guadagnare in reputazione, con ricadute positive sulla loro attività e sul loro posto di lavoro, potranno pure affinare le proprie capacità, nella lotta alle cyber minacce, interagendo con gli altri colleghi.

La 418 Intelligence Corp., in accordo con quanto si legge sul sito Internet della società, fornisce in materia di lotta alle cyber minacce delle soluzioni che sono basate sulla cooperazione e sul cloud. In questo modo i responsabili della sicurezza possono dedicare meno tempo ad assumere analisti di minacce informatiche, e nello stesso tempo possono avvantaggiarsi della possibilità di rilevarle in anticipo e di intraprendere così le azioni necessarie prima che i danni siano irreparabili.

Basti pensare che solo in Italia, stando ad un recente rapporto del Centro per gli studi strategici e internazionali, le imprese nel 2017 hanno subito danni legati alla sicurezza informatica per complessivi 900 milioni di euro. Non a caso, alla fine dello scorso anno, l’Italia era nei primi 10 posti al mondo per danni causati da attacchi informatici.